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Nel precedente articolo ho descritto al giornata fantastica “Arduino Camp” che ho potuto trascorrere in compagnia di tanti appassionati geni dell’Arduino.
Ho trovato e voglio condividere il link ai progetti realizzati quel giorno e le foto che alcuni dei partecipanti hanno condiviso, partiamo con il link ai progetti in cui sono stati descritti dai partecipanti i 6 progetti in gara.
Per le foto puoi iniziare a guardare quelle di mnicolato che ha pubblicato le sue su picasa.
Ne ho prese in prestito alcune che commento sotto, momenti salienti e emozionanti della manifestazione:
La location che ci ha ospitati, nella foto la stanza principale in cui si è svolto l’evento, in cui i gruppi hanno lavorato per tutta la giornta di domanica 19 maggio 2011 e in cui ci siamo incontrati.
Ieri ho partecipato all’ArduinoCamp, primo e meraviglioso evento organizzato in Italia, patria dell’Arduino, a Mialno il 18 e 19 giugno 2011.
Ho incontrato tantissimi appassionati e lo spazio espositivo si è ben prestato ad ospitarci tutti, non poteva mancare LUI l’inventore del magico Arduino: Massimo Banzi.
Nella giornata di Domenica a cui io ho partecipato si sono svolti corsi per tutti, dall’installazione e collegamento della schedina, ai primi passi con Arduino.
Ma le iniziative sono state tante, i partecipanti sono stati organizzati in 6 gruppi che al grido di “RICICLO” hanno ricercato tra stampanti, fax calcolatrici non funzionanti i componenti e la meccanica per realizzare un robot; la fantasia del gruppo poteva determinare delle caratteristiche “divertenti” come lo stesso Massimo ha premesso prima dell’inizio della competizione.
Superfluo dire che tutti hanno collaborato con spirito di squadra e competizione allo stesso tempo, cercando di realizzare il proprio progetto.
La competizione ha visto 3 gruppi, premiati con Euro 200 di materiale Arduino per il primo classificato, Euro 150 per il secondo ed Euro 100 per il terzo.
La giuria composta dal team arduino Italia al completo, Massimo Banzi compreso, ha valutato ogni progetto non solo in base all’effettivo funzionameno ma anche all’idea e la fantasia del gruppo.
Non ci resta che montare la legnaia nella sua posizione definitiva, mi sono stupito della precisione con cui ho realizzato il lavoro nel suo insieme solo dopo il montaggio della parte spiovente, in quanto la distanza tra il soffitto e la scala è pressocchè perfetto.
Ma bando ai complimenti personali, passiamo subito al montaggio finale.
La base era già in posizione e fissata solidamente al terreno, ho sollevato la parte obliqua della struttura e posizionata in modo che combaciasse il lato più esterno con la base stessa, e successivamente ho allineato i due lati perpendicolari a questo con i corrispondenti sulla base.
In questo articolo copriamo la struttura obliqua e prpariamoci al montaggio finale.
La copertura di questa parte della struttura dell’intera legnaia è realizzata con delle perline dello spessore di 2 cm circa, la prima parte che ho provveduto a coprire è stato il fondo in quanto essendo abliquo è quello che mi ha impegnato per maggior tempo e ha richiesto anche maggiore precisione; devo ammettere di aver utilizzato un trucco che mi ha semplificato la vita: ho acquistato le perline della lugnezza di 120 cm necessarie alla copertura dell’intera altezza, le ho avvitate tutte come in precedenza per la parte dritta, ho capovolto la struttura in modo da poggiarla sul fondo e con un pennarello ho segnato la lunghezza di ciascun asse seguendo l’asse della struttura.
Ho quindi smontato le perline di legno e le ho tagliate lungo la linea, avendo cura di numerarle per non impazzire nel rimantaggio. Terminato il montaggio sono bastati pochi colpi di carta vetro per sistemare qualche lieve imperfezione.
Struttura obliqua
La fase successiva mi ha visto impegnato con la finitura del lato corto della legnaia, 2 sole perline e della copertura della parte obliqua. Per quest’ultima ho fatto tagliare gli assi di circa 25 cm più lunghi del necessario ( 125 cm circa ) per assicurarmi di poterli far sporgere di 10 cm nella parte del fondo e di 15 cm dalla parte anteriore della legnaia.
Iniziamo a coprire le pareti ed il fondo della nostra legnaia.
Io ho utilizzato delle perline di legno dello spessore di 2 cm circa come quelle utilizzate nella costruzione del pavimento.
Iniziamo da un lato della struttura a forma di parrallelepipedo e proseguiamo con il fondo dello stesso, per il laterale ho utilizzato delle perline della lunghezza di circa 100 cm ( 1 metro ) siccome la struttura possiede tali misure; partendo dal basso ho tagliato con una sega il dentino di incastro ( maschio ) della perlina, ottenendo un asse dal lato piatto in basso e con la scanalatura per quelli successivi nella parte alta.
Fissata la prima ho continuato via via insrendo le perline successive fino al lato alto della struttura, ho ultimato dando una mano di vernice del medesimo tipo utilizzato per la base, nella foto si vede l’ultimo asse ancora grezzo, l’ho scattata per sottolineare due aspetti importanti: Continua a leggere
Conclusa la costruzione della base su cui appoggeremo la nostra legnaia sono passato alla realizzazione della struttura sovrastante.
Il posto scelto per la realizzazione mi ha costretto a fare qualche lavoro in più per sfruttare al massimo lo spazio disponibile, infatti come si vede nella foto
Oggi ho recuperato le foto legnaia che avevo realizzato qualche anno fa, comodissima per accatastare la legna per il prossimo inverno.
L’avevo realizzata tra giugno e luglio quindi più o meno in questo stesso periodo approfittando della maggiore luce nelle ore serali, e del bel tempo.
Passiamo subito a descriverla, la pedana è lunga circa 360 cm ed alta 10 cm più la pavimentazione eseguita i perline di legno da 2 cm. Tutto il materiale, compreso quello per la struttura sovrastante e la copertura della legnaia, l’ho acquistato da un rivenditore della zona, Brianza, ce ne sono vari ed ho scelto in base alla minor distanza da casa (Km 0 per l’impatto ambientale), cortesia del proprietario e la possibilità di ordinare il legno già della misura a me necessaria senza costi aggiuntivi.
ho realizato il telaio della base quattro assi da cm 180 x 10 x 4 (L x H x P) uniti a due a due per reaizzare i due lati lunghi, gli assi sono stati uniti testa-testa con la sovrapposizione interna di uno spezzone delle stesse dimensioni 10 x 4 (H x P) ma molto più piccolo 30 cm, non avendo eseguito foto vi pubblico un disegno della giuntura:
Ad appena qualche settimana dalla costruzione dell’orto e senza grandi attività di manutenzione, mi sono limitato ad innaffiare con regolarità e sperare nella pioggia, inizio a vedere i primi frutti:
pomodori ciliegini
nelle prime fila sonovisibili i prmi pomodorini, devo ammettere che un bun aiuto mi è arrivato dalla pioggia delleultime settimane che ha irrigato e fornito il corretto nutrimento all’orticello casalingo.
La settimana scorsa si è rotto il cambio della mia bici, superato lo sgomento per il disassemblamento, come si vede in figura, e perchè una cosa del genere non l’avevo mai vista:
Cambio Shimano 200CX
ho recuperato i cocci e mi sono recato da un ciclista per verificare l’entità del danno.
Co mia sorpresa esstono anche cambi che non costano più della mia bici e con 15 Euro mi sono aggiudicato il mio nuovo Shimano TZ.
Si sono un po’ in ritardo rispetto al giorno in cui ho effettuato il video.
Tuttavia mi sembra un peccato non lasciar traccia del pomeriggio del 07 aprile 2011, pomeriggio in cui sono andato con l’istruttrice Michelle Dettoma e l’istruttore Garavini Massimo a provare il cavallo candidato a sostituire Acantor.
Sono ovviamente dispiaciuto che Acantor non sia riuscito a portarlo al suo originale splendore, quello di saltare oltre il metro.
Ritengo già un grosso risultato ed una soddisfazione personale essere riuscito a sbloccare la situazione in cui era entrato, situazione di paura che non gli permetteva di fidarsi del cavaliere e dei suoi potenti muscoli per affrontare anche l’ostacolo più basso, la barriera a terra.
Dopo due anni di allenamento, fiducia reciproca e tanta buona volontà siamo riusciti ad arrivare nuovamente a concludere una gara da un metro di altezza senza errori, rifiuti e sopratutto divertiti.
Oggi ho deciso di ultimare la parte relativa alle impostazioni sui permessi degli utenti analizzando i file che ci cinsentono di verificare quali siano le impostazioni degli utenti a colpo d’occhio.
In questo articolo imposteremo la scadenza delle password per gli utenti già esistenti sul nostro sistema.
Solitamente mi è capitato di far riferimento a questo comando quando l’applicazione delle policy di sicurezza è applicata dopo qualche tempo dall’utilizzo del server da parte degli applicativi o degli utenti, in questa condizione ci troveremo sicuramente sul server alcuni utenti già configurati che possiedono politiche di sicurezza errate rispetto a quelle richieste.
Sicuramente la prima operazione da compiere è applicare le policy viste nell’articolo precedente per evitare che d’ora in poi nuovi utenti assumano policy errate.
Fatto ciò passiamo ad ottenere la lista degli utenti presenti sul nostro server: Continua a leggere
Ebbene si, adoro i miei cani e loro adorano il mio orto, sembra che non ci sia altro posto più interessante nel giardino che non l’orto in cui andare a zompettare.
Per loro è un gioco, per me una pena.
Quindi dopo il loro ennesimo attentato che ha distrutto alcune piantine di basilico ho dovuto correre ai ripari ed ho realizzato la struttura di protezione anti-cane 🙂
Ho quindi piantato 4 pali 8×8 cm alle estremità dell’orto.
Oggi sono riuscito a terminare la lavorazione del terreno, rendendolo soffice e pronto per piantare i miei ortaggi.
Terra lavorata
E’ stata dura, sopratutto perchè non essendo io pratico dell’attività ho senza ombra di dubbio impegnato maggiori energie di quelle che sarebbero occorse ad un professionista o un appassionato con maggiore esperienza.
Non è tra le mia passioni dirette ma ha un profondo collegamento con la cucina, partire da prodotti genuini e di provenienza certa rende sicuramente migliori i piatti che cucino.
Con l’arrivo della della primavera e delle giornate più lunghe e solggiate riesco a trovare un ora al giorno da dedicare al mio orto.
La prima in questi giorni ho iniziato la preparazione della terra, in realtà un po’ in ritardo in quanto sarebbe corretto farlo già tra fine marzo e i primi giorni di aprile, in perfetto ritardo e limite ho quindi vangato, su sito: http://www.lemiepiante.it/glossario-11632/vangatura.html ho trovato non solo una buona descrizione ma anche una bellissima foto: