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Ebbene si, adoro i miei cani e loro adorano il mio orto, sembra che non ci sia altro posto più interessante nel giardino che non l’orto in cui andare a zompettare.
Per loro è un gioco, per me una pena.
Quindi dopo il loro ennesimo attentato che ha distrutto alcune piantine di basilico ho dovuto correre ai ripari ed ho realizzato la struttura di protezione anti-cane 🙂
Ho quindi piantato 4 pali 8×8 cm alle estremità dell’orto.
Oggi sono riuscito a terminare la lavorazione del terreno, rendendolo soffice e pronto per piantare i miei ortaggi.
Terra lavorata
E’ stata dura, sopratutto perchè non essendo io pratico dell’attività ho senza ombra di dubbio impegnato maggiori energie di quelle che sarebbero occorse ad un professionista o un appassionato con maggiore esperienza.
Non è tra le mia passioni dirette ma ha un profondo collegamento con la cucina, partire da prodotti genuini e di provenienza certa rende sicuramente migliori i piatti che cucino.
Con l’arrivo della della primavera e delle giornate più lunghe e solggiate riesco a trovare un ora al giorno da dedicare al mio orto.
La prima in questi giorni ho iniziato la preparazione della terra, in realtà un po’ in ritardo in quanto sarebbe corretto farlo già tra fine marzo e i primi giorni di aprile, in perfetto ritardo e limite ho quindi vangato, su sito: http://www.lemiepiante.it/glossario-11632/vangatura.html ho trovato non solo una buona descrizione ma anche una bellissima foto:
Tra le mie passioni ho indicato l’informatica, ma fino ad ora non ho scritto ancora nulla in merito, almeno non sui sistemi Linux RedHat e CentOS che ad oggi seguo sia professionalmente che per passione personale.
Cercherò di scrivere sempre ad un livello di conoscenza professionale basandomi sulle conoscenze acquisite nella gestione di server Linux amministrati fino ad oggi e di riportare dall’esperienza le casistiche incontrate oltre che la mera trattazione degli argomenti come fanno i manuali.
Spero che questo intento sia sempre apprezzato e soddisfi le aspettative di chi legge i miei appunti.
L’ultima, e non proprio semplice attività è quella di montare a soffitto il lampadario e godersi l’effetto.
Io ho iniziato scegliendo la giusta collocazione e utilizzando la prima cornice come base del fissaggio, questa scelta mi ha permesso di poter verificare gli ingombri del lampadario già dopo il primo posizionamento.
In questo articolo altri due interessi si ritrovano a cospetto uno dell’altro: Bricolage ed elettronica.
A questo punto della tua realizzazione è necessario avere qualche conoscenza di elettronica o cercare in internet qualche circuito già pronto da utilizzare.
Ho utilizzato un circuito generatore di onda a doppio dente di sega per ottenere l’effetto cromoterapia con i led gialli e blu dei due illuminatori.
Fissare le fibre ottiche che escono dagli illuminatori al piano del firmamento è una operazione tanto semplice quanto delicata.
Il tipo di fibra ottica che ti ho indicato è alquanto flessibile sui diametri piccoli e meno sui diametri maggiori, i produttori solitamente indicano il grado di flessione applicabile a ciascuna sezione.
L’attenzione che dovrai avere è a non flettere troppo la fibra, se lo fai è possibile che il filamento non si spezzi ma che le lesioni procurate abbiano effetti negativi sulla conduzione luminosa, compromettendo il lavoro.
Ora che abbiamo realizzato il nostro firmamento ed i fori per ospitare le fibre ti occorrono gli illuminatori, parlo al plurale perchè nel mio progetto ne ho realizzati 2.
I miei illuminatori sono costruiti ciascuno con 4 led ad alta luminosità, ho utilizzato 2 led bianchi accoppiati per ottenere una buona illuminazione e gli altri due uno giallo ed uno blu per poter avere un effetto di passaggio da colore a colore che fosse rilassante.
L’effetto finale del passaggio dal giallo al blu è ottenuto con un circuito in kit della Nuova Elettronica, che accende gradatamente i led gialli (1 x 2 illuminatori) e al loro apice di luminosità inizia un cicli discendente, parallalelamente i blu fanno la medesima cosa ma con un ciclo sfalsata di 1/2 ciclo.
La parte più creativa, a mio avviso, della realizzazione è il disegno del firmamento.
Innanzitutto ho consultato i numerosi siti on-line che trattano fibre per illuminazione e acquistato alcune tipologie per rendermi conto delle differenze di illuminazione .
Il risultato dei miei esperimenti mi ha portato a scegliere le comuni fibre utilizzate nella realizzazione del cielo stellato sui presepi, sono fibre polimeriche, poco costose, rispetto a quelle in altri materiali, ed hanno una grande flessibilità (maggiore su diametri piccoli) e con illuminatori non eccessivamente potenti si ottengono notevoli soddisfazioni.
In questo articolo passiamo a realizzare la base in cui trovano posto i tre faretti e il nostro cielo stellato.
La base è composta da una tavola delle dimensioni di centrimetri 60 x 90 e dello spessore di 20 mm.
Anche la base puoi verniciarla o rivestirla con della carta colorata per darle il colore che meglio si intoni all’ambiente in cui posizionerai il lampadario finito.
In questa serie di articoli ti mostro come ho costruito il mio primo lampadario, ti svelo qualche trucco per orientarti meglio tra i fili, luci e connettori, e ti mostro il risultato finale.
Sto realizzando degli altri lampadari e spero presto di poterli esporre in casa come il primo.
In questo articolo realizzeremo un listato per pilotare il nostro motore, nel mio caso i due motori, inviando comandi dalla tastiera del pc, il listato originale è quello riportato sul sito arduino, al quale ho applicato alcune modifiche per pilotare 2 motori e non uno solo, come nell’esempio.
Nel prossimo, ed ultimo, articolo di questa serie ti mostrerò un simpatico video in cui due motori compiono in simultanea dei movimenti in base ad una sequenza di comandi inviati dal pc collegato ad arduino.
Passiamo subito all’analisi del codice che ho modificato per pilotare 2 motori: Continua a leggere