Ieri, come ogni anno, ho organizzato con il mio vicino di casa la passata del 2011, ossia la preparazione delle conserve di pomodoro che mangeremo nei prossimi mesi.
Riporto alcune foto e fasi del processo se anche tu vuoi fare la stessa cosa, il processo non è complicato ma devi osservare alcune regole che garantiscono il prodotto finale, passaggio per passaggio ti indicherò quali sono.
Premetto che anche se non complicato è comunque un lavoro duro e va preso un po’ con filosofia se non vuoi desistere a metà dell’opera, inoltre noi lavoriamo discrete quantità di pomodoro e con strumenti che nel pempo ci siamo procurati o abbiamo acquistato, ma nessuno esclude che tu possa iniziare con dosi inferiori e più semplici da gestire.
La quantità di pomodori di quest’anno è stat 180Kg, la prima fase è stata acquistare i pomodori, scegliendo quelli apparentemente più belli, per farlo abbiamo valutato:
- i tempi in cui sarebbe arrivato il raccolto al grossista da cui acquistiamo;
- la lucentezza del pomodoro;
- la grandezza dello stesso, nè troppo piccoli ne troppo grandi;
- la presenza di colpi o macchie sulla superficie del pomodoro;
- il prezzo
Si anche il prezzo è un fattore determinante ci sono stati anni passati in cui ci hanno proposto 35 centesimi al kg contro i 40/45 di altri anni, sembra una banalità ma facendoci convincere a fare un affare ci siamo trovati molto male, i pomodori erano belli sono il primo giorno, il successivo ne abbiamo scartati più di 1/3, il sapore del prodotto finale era troppo acido e la rottura delle conserve durante l’anno per fermentazione elevata, a conti fatti sulla resa, il lavoro per farle e lo smaltimento degli scarti consiglio di non lesinare su quei 5/10 centesimi perchè non ne vale la pena.
Detto questo, passa al lavaggio, io ho utilizzato delle bacinelle con acqua corrente e lavato i pomodori ad uno ad uno per eliminare terra, foglie e altro presente sulla superficie, in quaste fase cominci già a scartare quelli irrecuperabili perchè rovinati magari durante il trasporto, di solito sono quelli sul fondo, ecco il risultato dopo il lavaggio:
Passa quindi al taglio, in 2 ci abbiamo mpiegato 3 ore a tagliare i 180Kg acquistati, per il taglio abbiamo tolto la parte superiore, quella che lega il frutto alla pianta e diviso in 2/4 il rsto in funzione della grandezza cercando di ottenere pezzi omogenei per dimensione, data la quantità e la pentola a tua disposizione decidi quanti tagliarne e cuocerne insieme, noi abbiamo optato per 2 cotture, quindi in ciascuna fae di cottura abbiamo tagliato 4 cassette ( 90 Kg ):
La pentola così composta va messa sul bruciatore ed il contenuto fatto cuocere per oltre 40 min, più cuoce più supera il punto di fermentazione ed è meno probabile la futura rottura dei barattoli o la sorpresa all’apertura della conserva.
Durante la cottura vanno eseguite 2 operazioni fondamentali, girare di tanto in tanto per evitare che si brucino quelli presenti sul fondo ed estrarre l’acqua che i pomodori stessi espellono nella cottura, a noi piace una passata molto densa e quindi estraiamo miltissima acqua, riducendo la resa finale ma ottenendo un prodotto di nostro gradimento:
Per mescolare i pomodori utilizziamo un bastone di legno e per estrarre l’acqua un colino a buchi grossi; il colino viene appoggiato al composto durante la cottura, l’acqua filtra all’interno da cui viene estratta con un mestolo o una tazza e separata, facendo continuare la cottura stessa nel restante succo di pomodoro:
Quando sono trascorsi i 40/50 min e il prodotto ha poca acqua al suo interno puoi iniziare a fare la passata, noi utilizziamo una macchina elettrica ma abbiamo iniziato con una a mano della mulinex, era tanto più faticoso e lungo 🙂
La macchina separa la polpa che fuoriesce dai buchi del cono lungo lo scivolo, dalle bucce ed i semi che fuoriescono davanti.
In funzione della consistenza del pomodoro e della polpa che esce dalla prima passata puoi decidere se eseguire una seconda passata ossia rimettere le bucce ed i semi della prima passata di nuovo nella macchina e farla ripassare per il cono, di solito questa operazione estrare molta polpa ma è più lenta e necessita di pulire il cono più volte durante il passaggio a causa delle pelli molto secche che intasano i forni rendendo inutile il lavoro.
Alla fine il risultato che avrai ottenuto è simile al seguente:
Quì la mania non ha fine, e siccome a noi piace davvero concentrata la facciamo bollire nuovamente tutta assieme prima di imbottigliarla, ottenendo una consistenza considerevole:
Ora è pronta per l’imbottigliamento, che descriverò in un prossimo articolo, questo risultato è già il prodotto finito e puoi già farti una bella spaghettata per provare il risultato, noi lo facciamo sempre 😉 quindi
Buon appetito