L’anemometro a coppe portatile di Federico è arrivato alla sua quarta parte: il circuito
So che come maker avresti voluto che fosse stato trattato come primo articolo dedicato all’anemometro a coppe portatile ma non potevo tralasciare la descrizione dello studio eseguito da Federico per giungere alla realizzazione dell’anemometro, anche a conferma che spesso realizzare un progetto comporta prima un attento e complesso studio dei componenti e sensori da utilizzare.
Torniamo all’anemometro a coppe portatile per dedicarci alla realizzazione del circuito descritta da Federico:
Realizzazione del circuito definitivo
Fino ad ora abbiamo visto ciò che ha riguardato la sperimentazione sul prototipo. Dopo la messa a punto del circuito,
e del software, ho disegnato il circuito in modo da poterlo trasportare su una schedina “millefori” da inserire poi in un contenitore appositamente costruito.
Questa fase è piuttosto impegnativa. La posizione di tutti i componenti deve essere decisa a priori, e lo stesso vale per i fili di collegamento. A differenza di una piastra stampata, infatti, sulla piastra millefori le piste di collegamento tra i vari componenti sono realizzate con fili saldati da punto a punto.
Naturalmente ho dovuto tenere conto della posizione di tutti i componenti che devono essere accessibili dall’esterno dello strumento:
- Display
- 3 LED
- Pulsante toggle
- Interruttore di accensione
- Presa di connessione del sensore
- Ingresso USB
- Ingresso di alimentazione di Arduino
Il contenitore dello strumento è stato realizzato con compensato da 4 mm di spessore. All’interno sono alloggiate la scheda UNO, la millefori con il circuito e il portabatterie per l’alimentazione.
Il coperchio, che è anche il pannello frontale, reca le aperture per il display, i LED, il pulsante e l’interruttore. Sul lato superiore ci sono la presa per connettere il sensore e l’interruttore, mentre sul lato sinistro la presa USB e l’alimentazione esterna di Arduino.
Il sensore è montato su una impugnatura, per essere retto con una mano durante le letture:
Tabelle, schemi e disegni
A titolo di esempio riporto una tabella che mostra la corrispondenza tra i vari parametri che entrano in gioco nel calcolo della velocità:
pulse/s Numero di pulsazioni al secondo
pulse Durata della pulsazione il millisecondi
nodi Velocità equivalente in nodi
Km/h Velocità equivalente in nodi
b Velocità equivalente in nodi
Il vento viene classificato in base all’ intensità con la quale spira (leggero, forte,teso, ecc.).
L’intensità è determinata dalla velocità, espressa in m/sec, Km/h o nodi e misurata con gli anemometri. In base alla velocità, i venti vengono classificati in dodici gradi di intensità, secondo una scala di misura detta di Beaufort.
La tabella seguente riporta la classificazione dei venti e le velocità espressa in Km/h, m/s e nodi.
Riporto di seguito i fattori di conversione per le unità di misura comunemente utilizzate
1 nodo = 1,852 Km/h 1 m/s = 3,6 Km/h 1 m/s = 1,944 nodi
Buona realizzazione !!!