A 500 anni dalla sua realizzazione la Cappella Sistina è stata riaperta il 29 ottobre 2014 in anteprima per la stampa.
La notizia che più mi affascina è che a breve potrai ammirare questo splendido capolavoro, cuore dell’arte rinascimentale, sotto una “luce nuova”.
E’ proprio la frase più indicata in questa occasione infatti l’illuminazione del capolavoro di Michelangelo è stato oggetto di tre anni di ristrutturazione che ha visto coinvolta la OSRAM SpA, leader nella produzione di apparati per l’illuminazione, per la realizzazione di un impianto da 7000 led tarati in intensità colore, grado kelvin e orientamento per garantire la massima valorizzazione dei colori originali utilizzati dall’artista.
Sul sito OSRAM puoi leggere:
Nel 2014, anno del 450° della morte di Michelangelo, la Cappella Sistina sarà dotata di nuova luce grazie a circa 7000 LED che permetteranno di valorizzare al massimo quest’opera d’arte, celebre in tutto il mondo. La scelta delle tonalità dei LED e quindi lo spettro dei colori è stato perfettamente adattato ai pigmenti dei dipinti degli affreschi di Michelangelo e degli artisti della seconda metà del ‘400, seguendo il rigore scientifico richiesto da un capolavoro di questa portata. Il preciso orientamento della luce permette, inoltre, di illuminare le pareti e la volta della Cappella in modo omogeneo, senza abbagliare il visitatore. Gli apparecchi d’illuminazione saranno installati in modo non visibile per ricreare un effetto naturale della luce, il fascio luminoso sembrerà provenire direttamente dalle finestre: un miglioramento significativo per ammirare l’opera.
L’intervento punta anche ad un risparmio economico del 60% del costo dell’energia per illuminare l’intera cappella mantenendo la presenza della luce costante e mai invasiva per il visitatore.
Sicuramente anche l’ambiente ne beneficerà in quanto la produzione di energia necessaria all’illuminazione della cappella sistina sarà certamente inferiore a quello necessario in passato.
Ecco un video ripreso dal Corriere.tv sull’effetto dei led: