Cuore elettrico è l’ultimo articolo dedicato allo spettacolo di Matteo Trenti ed è anche il progetto che da il nome a tutto lo spettacolo.
Ho deciso di scrivere degli articoli per descrivere questo progetto dopo aver conosciuto l’autore alla scorsa edizione di Robotica 2012 e mi ha parlato di questo progetto di robotica in cui la tecnologia è al servizio dell’arte teatrale.
Riterrai che l’uso della robotica nello spettacolo è sempre molto usata sopratutto dietro le quinte per spostare telecamere, sipari, oggetti di scena.
Se hai letto i precedenti articoli dedicati alla valigia ed alla giacca realizzate da Matteo, conosci già la storia che ha ispirato l’autore a scrivere questo spettacolo e il significato profondo che il “cuore elettrico” rapprsenta non solo ai fini teatrali ma sopratutto nella vita di Matteo.
La realizzazione del cuore elettrico
Il progetto cuore elettrico è un insieme di conoscenze elettriche e di lavoro da makers che insieme ai suoi due amici ha visto la luce nel laboratorio creativo di Matteo.
Tutto inizia con la scelta del manichino più adatto alla realizzazione (foto sopra) e della parte meccanica, la crimagliera, il cui compito sarà quello di far scorrere il cuore dall’interno del manichino robot all’esterno:
in modo da ottenere questo risultato all’invio del comando di battito del cuore:
Per animare tutto questo non poteva mancare una buona parte di elettronica in grado sia di muovere il cuore lungo la crimagliera sia di simulare il battito con i led:
In bocca al lupo Matteo per il tuo spettacolo: