Report è senza dubbio uno dei miei programmi preferiti, non nascondo stupore per la puntata dedicata ai Makers a Report il 04 novembre 2013.
Report è tra le mie trasmissioni preferite, un programma che mi crea sempre controversia interiore: lo guardo e poi mi arrabbio o evito? Quando prevale la prima oltre alla rabbia lo trovo sempre ottimo spunto di riflessione post-puntata.
La storia si è ripetuta lo scorso lunedì con l’argomento, a me certamente caro, dei Makers a Report.
Cosa c’entrano i Makers a Report
Vista l’anteprima la mia curiosità è aumantata in modo esponenziale, i Makers a Report ?
L’argomento principale della puntata riguarda l’Unione di Fatto ossia la diferenza tra gli USA e l’Unione Europea da un punto di vista legislativo, economico e sociale.
La differenza principale riguarda l’assenza di una vera politica economica ed industriale in Europa rispetto all’America in cui gli stati collaborano e si aiutano in una Federazione, vige lo Stato Federale in cui gli stati non sono in competizione tra loro ma in Unione e collaborano per aiutarsi l’un l’altro.
Ma i Makers a Report?
Lo spunto da cui l’analisi delle differenza Europa-USA è partita è stata la nuova rivoluzione industriale quella fatta proprio dai Makers, da noi appassionati che abbiamo voglia di creare nuove start-up partendo da un’idea.
Al confronto le realtà Europee ed Americane dei FabLab, ossia i laboratori tecnologici che stanno nascendo in Europa e mettono a disposizione di chi ha nuove idee la possibilità di realizzarle con attrezzature professionali a costi contenuti.
E’ davvero la nuova rivoluzione industriale?
A mio avviso si, è il nuovo modo di concepire l’industria in cui ci sono le premesse di una rinascita concreta di una economia in crisi, come quella attuale.
Concetti che mi hanno colpito
Sono stati esplorati molti aspetti del mondo dei Makers a Report, tra questi quelli che mi fanno riflettere:
- la diffuzione di strumenti per la stampa di oggetti 3D ad uso domestico rivoluziona il sistema di acquisto e distribuzione dei prodotti: acquisto un bene che ha formato elettronico e mi stampo a casa il prodotto o il pezzo di ricambio, riduco il numero ed il costo delle spedizioni e annullo i tempi di consegna;
- chiunque abbia una idea innovativa, o presunta tale, può verificare con poche centinaia di euro se questa è fattibile: basta recarsi in un FabLab e realizzarla pagando solo il materiale e i tempi di uso delll’attrezzatura, in poche ore è possibile realizzare il prototipo e rivederlo, correggerlo se necessario;
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CHRIS ANDERSON ha detto: Sono convinto che sia in atto una nuova rivoluzione industriale, come è successo per il digitale! Non è stata l’invenzione del computer in sé a cambiare il mondo, ma la sua democratizzazione. Mezzi potentissimi stanno passando nelle mani di persone comuni.Sicuramente le migliori idee nasceranno al di fuori dei tradizionali modelli industriali e le comunità in rete magari, potranno fare meglio delle aziende.
Ti invito a vedere il video della puntata sul sito della rai ( http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-dd11783e-a01b-4204-bf69-203a584275b0.html?refresh_ce ) e a commentare sotto non solo la puntata di Report ma sopratutto cosa pensi della rivoluzione industriale in atto.
Questa sera incontro i ragazzi di Vetorialism a Sesto San Giovanni ( Mi ) per un aperitivo in cui presentano un progetto con Wikimedia, ottima occasione per incontrare un po’ di Makers e appassionati.
Sono certo che i Makers siano una rivoluzione !!!