Personal Mobility Robotics è un titolo composto in cui ho riassunto il concetto di personal mobility e autonomous mobility robot
Nelle ultime settimane mi sono stati segnalati, da appassionati ed amici, alcune soluzioni, da parti di grandi aziende, destinate al mercato della Personal Mobility Robotics, mi riferisco ad esempio alla Honda, alla Piaggio, o alla e-ride.
Personal Mobility Robotics Honda Ubi Cub
La Honda è certamente una delle aziende da sempre impegnata nello sviluppo della robotica, prima con il progetto ASIMO, e da qualche mese con Uni-Cub in u progetto di personal mobility electrical device:
come leggi nell’introduzione fatta dal produttore stesso uni-cub di honda di tratta di un prodotto per la mobilità personale dalle dimensioni compatte.
La tecnologia, proprietaria, di UNI CUB è basata sull’auto-bilanciamento mono ruota che garantisce un elevato grado di libertà.
La sua manovrabilità è studiata prendendo a riferimento la figura umana ed i gradi di libertà a cui sei abituato.
Ninebot One di E-Ride
Simile nella forma, ma con caratteristiche differenti sia di mobilità sia di target finale per il quale è pensato è Ninebot One della e-ride, azienda svizzera:
il cui personal mobility robotics utilizza la medesima tecnologia ( safe balancing ) in grado di accorgersi dal peso del passeggero la direzione nella quale desidera spostarsi.
L’autonomia del mezzo è certamente un punto a favore della personal mobility robotics di NineBote One: da 10 a 30Km ( dichiarati ) con una carica completa che puoi ottenere in un paio d’ore.
Di natura leggermente diversa sono i due progetti seguenti:
- Piaggio Gita
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Robotic shopping trolley
seppur parlando di mobility robotics ma più al servizio della persona più che per la personal mobility robotics sono ausili utili per il trasporto di oggetti.
Piaggio Gita
Piaggio Gita è stato presentato negli Stati Uniti qualche settimana fa ( febbraio 2017 ):
in pratica un carrello della spesa autonomo nel seguire il suo proprietario.
Il vano centrale di Gita può ospitare la tua spesa o i tuoi bagagli durante un viaggio o una “gita”, da cui il nome:
e ti lascia libero di muoverti in piena libertà ed autonomia certo che ti seguirà ovunque tu vorrai andare:
Robotic shopping trolley
Il progetto robotic shopping trolley è esteticamente più maker:
tuttavia ho deciso di raccontartelo in quanto creato da un ragazzo di 13 anni per aiutare la propria nonna a fare la spesa:
non dispone di ausili e tecnologie quali self-balancing o tecnologie che seguono il proprietario ma grazie ad un attuatore lineare può sollevarsi all’altezza giusta per essere utilizzato agevolmente dalla nonna.
Per agevolare anche la fase di sistemazione dei prodotti dopo l’acquisto, una volta arrivati a casa, il suo robotic shopping si apre anteriormente in modo che i prodotti pesanti non debbano essere sollevati oltre le sponde:
Bravo Aidan !!