Phos è il progetto del collettivo notalab ( leggi: Not a Lab ) che lo scorso martedì è stato presentato all’evento AUG Milano.
Phos, si legge nella pagina gitHub del progetto:
“Phos è una lampada emozionale che traduce la nostra attività cerebrale in variazione luminosa. Il progetto è un esempio immediato di come una lampada possa subire i mutamenti del nostro stato di coscienza (o incoscienza), di veglia (o sonno), di irrequietezza (o distensione) e reagire funzionalmente con uno spettro luminoso che asseconderà o faciliterà l’instaurarsi di un ambiente favorevole al nostro equilibrio interiore.”
Come è fatta Phos
Phos è composta da:
- Arduino uno o simili
- HC-05 bluetooth
- NeuroSky Mindwave
- led RGB
Arduino è il cuore del progetto ed anche il responsabile del controllo dei led.
A captare le onde celebrali ci pensa Mindware di NeuroSky che con u unico sensore riesce a captare tali onde e grazie ad uno speciale algoritmo e firmware proprietario riesce a filtrarle dai “rumori” ( altre onde elettromagetiche presenti nella sala in cui lo usi )
Il mindware comunica con arduino mediante bluetooth e per la parte Arduino, phos, usa un HC-05 in configurazione Master, come indicato sul sito stesso Neurosky ed in base alle inforazioni che la stessa casa produttrice riporta su come programmare tale modulo.
Lo schema delle connessioni è pubblicato sul gitHub della NotaLab:
come lo sketch che non riporto per invitarti alla visita sul sito ufficiale.
Possibilità offerte da Phos e Mindware
Leggedo le caratteristiche ed i componenti utilizzati da Phos mi è venuto spontanea l’idea di provare a collegare il progetto con la Lemontech Bluerelay Shield:
che fa uso dell’HC-05 per controllare due relay e provare a comandare le luci di casa con la mente.
Probabilmente non sarà una progetto immediato da realizzare tuttavia sono certo che una sperimentazione in tale direzione potrebbe essere molto interssante.
Phos all’AUG Milano
Durante la dimostrazione si è comportata al meglio rappresentando a dovere gli stati di relax e concentrazione sia quando indossata da Giorgia, che ci ha parlato del progetto,
sia durante i test eseguiti con i volontari initervenuti all’AUG del 15 novembre scorso:
a conclusione dei test e della presentazione, in pieno spirito open-source, ci hanno mostrato tutti i riferimenti a cui puoi rivolgerti per collaborare al progetto:
incluso il repository gitHub da cui puoi scaricare lo sketch.