E’ di qualche settimana fa un articolo sulla stampa 4D come futuro della stampa 3D destinata a impieghi aerospaziali e non solo.
L’ultima di una serie di notizie dedicate all’argomento “stampa 4d” è del 05 novembre 2017 comparsa sul sito dell’ansa ( ansa.it ) in cui viene riportato un passo importante della ricerca eseguita dal Politecnico di Zurigo da Marius Wagner, Tian Chen, e Kristina Shea in merito allo sviluppo di una nuova tecnica.
Pubblicazione della stampa 4D
La ricerca condotta dal Politecnico di Zurigo è stat pubblicata sulla rivista “3D Printing and Additive Manufacturing” ( ecco l’articolo in rete ) in cui puoi leggere:
che i ricercatori impegnati nel progetto sono riusciti, grazie ad un meta-materiale ausiliario, ad ottenere oggetti complessi in grado di modificarsi in modo definito per raggiunger la forma originaria, una sorta di memoria di forma, se sollecitati da fonti di calore o altri stimoli esterni.
Oggetti realizzabili in 4D
L’articolo sulla stampa 4D evidenzia come la quarta dimensione sia legata al tempo, ossia alla possibilità che in un tempo T l’oggetto possieda una forma ed in un tempo T+1, dopo la corretta sollecitazione, la forma raggiunta sia differente da quella iniziale.
Il video mostra questa trasformazione rendendo più chiaro il significato dell’esperimento:
L’impiego di questa tecnologia, come spesso accade, è rivolto al settore aerospaziale in cui potrebbe offrire da subito la possibilità di ridurre gli ingombri relativi ai componenti ed oggetti da trasportare.
Oggetti che una volta portati a destinazione potrebbero riprendere la forma originale ed assolvere alla funzione per la quale sono stati disegnati e stampati.
Osserverai nei prossimi mesi ad una evoluzione sempre più rapida di questa tecnologia che probabilmente arriverà alla portata dei maker in un prossimo futuro.