In questi giorni mi sono imbattuto nella necessità di pulire la sfera o rotellina del mio mighty mouse.
In internet ho tovato validissimi tutorial per farlo ed uno su tutti mi è sembrato abbastanza dettagliato da poter essere seguito.
Questo è il tutorial con cui mi sono trovato davvero bene.
Illustra passo per passo quali operazioni eseguire ed il risultato è sorprendente, il mio mause è tornato come nuovo, ma non è di questo che voglio trattare bensì dell’incredibile scoperta che ho fatto aprendo il mouse, puoi vederlo nella prima figura a pagina 6, la riporto se non vuoi lggere il tutorial:
Ai lati del blocchetto nero che contiene la rotellina, vedi 2 circuiti su film plastico, ciascuno dei quali a forma di serpentina, ebbene il mouse non possiede i classici due interruttori sulla piastra ma una tecnica davvero unica: i sensori capacitivi, in pratica da quanto ho potuto comprendere le due serpentine sono in grado di percepire la presenza del tuo dito sulla superficie del mouse.
La pressione dell’involucro del mouse viene trasferita su di un un unico pulsante, il mouse, per sua costruzione, non oscilla (ha due supporti nel retro che glielo impediscono) ma esercita pressione solo su di un unico interruttore, è il circuito ad inviare al computer il segnale reativo alla pressione del tasto destro o sinistro in base alla rilevazione delle dita eseguita dai sensori capacitivi.
E’ forse questo il motivo della controversia tra coloro che trovano questo mouse incredibilmente pratico e coloro che lo trovano inusabile?
Il sensore potrebbe non essere in grado di percepire in modo chiaro la posizione delle dita per alcuni soggetti, e quindi determinare sempre la pressione del tasto sinistro e mai del destro, o forse è solo la differenza nell’impugnare il mouse a determinarne la facilità d’uso?
Io dopo questa scoperta utilizzo in modo differente il mio mouse e vi assicuro che il nostro rapporto è migliorato 🙂
Giusto per concludere ho trovato questo interessante video in cui viene dimostrato l’utilizzo di un sensore capacitivo con il nostro amico Arduino:
Buon diverimento.