E’ di oggi la notizia che il parlamento europeo ha lasciato invariato il provvedimento sulla Net neutrality.
Sono molte le fonti autorevoli che oggi riportano la notizia, tra queste Wired ed a livello internazionale la BBC che ti invito a leggere.
La Net neutrality è stata annegata in un provvedimento più ampio “l’abolizione dei costi di roaming” il dubbio è che coloro che hanno preparato il testo, probabilmente, hanno intravisto la necessità di ottenere l’approvazione per abolire la Net Neutrality nascondendola in un provvedimento che certamente avrebbe ottenuto l’approvazione da parte dei MEP.
Cos’é la Net neutrality
La definizione è descritta molto bene in alcuni siti che ho citato sopra e nell’articolo pubblicato da byoblu da cui anche io ho appreso la notizia questa mattina, e che cito:
Cos’è la Net Neutrality? E’ quella regola d’oro della rete in base alla quale “tutti i bit sono creati uguali”.
La sua abolizione concede ai provider, ossia coloro i quali erogano il servizio di connettività e ti permettono di accedere alla rete, di discriminare sul tipo di traffico a cui puoi accedere.
In pratica il provider è libero di poter definire a quale tipo di traffico limitare la banda di accesso in virtù della possibile congestione che ne deriverebbe se ti concedesse libero accesso a qualunque dato.
Limitare questo o quel tipo di traffico verso un sito internet potrebbe avere come effetto diretto la difficile fruizione di alcuni contenuti sul web a favore di altri che non sono limitati e quindi dirigere il flusso di informazioni a cui puoi o non puoi accede in funzione di scelte operate da altri.
Se un provider ad esempio decidesse che il traffico verso il blog che stai leggendo ( www.mauroalfieri.it ) è da limitare otterresti che per leggere un mio articolo dovresti attendere molto prima di accedervi perché il limite di banda ti costringerebbe ad una lunga attesa.
Sicuramente non è interesse di nessun provider intervenire sul traffico del mio blog, tuttavia se operasse scelte simili su siti che divulgano altro tipo di informazioni, news o eventi, chi non è più che motivato ad attendere i tempi di caricamento maggiori per accedere all’informazione.