Lunedì scorso è partita la missione ExoMars da cosmodromo di Bajkonur è partita la missione ExoMars 14 marzo 2016:
La missione, puoi leggere sui siti ufficiali dell’ESA, dell’ASI e Wikipedia, è futto della collaborazione tra l’ESA e Roskosmos, l’agenzia spaziale russa, ed è divisa in due parti:
- Missione ExoMars 14 marzo 2016
- Missione ExoMars 2018 ( data di lancio da definire )
entrambe con alcuni punti in comune:
- il lancio dalla base di Bajkonur
- il vettore utilizzato sarà Proton-M
- l’obiettivo di cercare tracce biologiche sul pianeta rosso
- identificare possibili pericoli prima di una missione a equipaggio umano
Ci sono molti aspetti comuni e non che spingono all’esplorazione di nuovi pianeti come Marte.
La missione ExoMars 14 marzo 2016
ExoMars 14 marzo 2016 è molto importante per l’Italia non solo per il coinvolgimento dell’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, nel progetto come parte attiva sia perché sia TGO sia Schiaparelli sono stati progettati e costruiti nei laboratori Alenia Space di Torino con una collaborazione Italo-Francese.
Cosa sono TGO e Schiaparelli ?
TGO ( Trace Gas Orbiter ): è la sonda che raggiunto il pianeta rosso orbiterà a circa 400m di altezza analizzando i gas presenti;
I sensori installati sul TGO puoi trovarli sul sito dell’ESA: http://exploration.esa.int/mars/48523-trace-gas-orbiter-instruments
Schiaparelli ( EDM lander, chiamato così in onore dell’astronomo italiano famoso per i suoi studi su Marte ): contenente DREAMS (Dust Characterisation, Risk Assessment, and Environment Analyser on the Martian Surface) che raggiungerà la superficie di Marte per dimostrare la possibilità tecnologica di un atterraggio automatico di un rover dell’ESA e dotato di numerosi strumenti di analisi del suolo marziano.
la sonda schiaparelli ha a bordo i sensori che trovi descritti nella pagina ufficiale.
Il team italiano che ha lavorato alla realizzazione dell’EDM e DREAMS è coordinato da:
Principal Investigator:
Francesca Esposito, INAF – Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Naples, Italy
Co-Principal Investigator:
Stefano Debei, CISAS, Università di Padova, Italy
Project Manager:
Carlo Bettanini, CISAS, Università di Padova, Italy